Un attico, in un palazzo del 700 nel centro storico di Padova a pochi passi dalla chiesa degli Eremitani e dalla Cappella degli Scrovegni. Con il suo progetto d’interior, l’architetto Giuseppe Tortato rompe gli schemi e sorprende con nuovi volumi di vetro e di verde, sfruttando le doppie altezze e i dislivelli di un attico “verticale”, frutto dell’unione di spazi nati in tempi diversi e uniti in modo raffazzonato.
L’appartamento era costituito da un insieme di ambienti potenzialmente interessanti, ma disgregati tra loro. L’architetto elimina le superfetazioni esaltando le strutture in legno esistenti, riportando la luce all’interno degli ambienti, creando ordine dal caos con un nuovo “racconto” che dall’ingresso conduce in cucina con un insieme di volumi e di pedane “sospese” che amplificano le potenzialità delle doppie altezze e dei dislivelli originari.
L’obiettivo è stato quello di creare un rifugio di pace familiare ma anche un ambiente dinamico che potesse accogliere gli ospiti dove sfruttando le diverse altezze si potessero creare luoghi e spazi speciali tutti legati visivamente tra loro incentrati e affacciati sulla grande sala, fulcro di tutto il progetto, pensata quasi come la “piazza” della casa su cui si affacciano ambienti speciali. Dominano colori e materiali naturali. Il parquet nero con finitura taglio sega, i muri intonacati color sabbia con argilla naturale.