Fino al 2 ottobre i tappeti di G.T.Design completeranno l’allestimento della mostra “Aldo Rossi. Design 1960-1997”, nelle sale milanesi del Museo del Novecento. Le creazioni di Deanna Comellini sono un tributo al lavoro del primo premio Pritzker italiano, ricordato attraverso più di 350 oggetti fra arredi, prototipi, modelli, dipinti e bozzetti
Milano, 29 aprile 2022 – Fondare un nuovo linguaggio attraverso elementi capaci di cambiare il mondo: questo l’intento che contraddistingue il pensiero progettuale di Aldo Rossi e che rende il lavoro di Deanna Comellini, fondatrice e Direttrice creativa di G.T.Design, affine al pensiero di uno dei più grandi maestri dell’architettura novecentesca.
Architetto, designer, teorico e critico, Aldo Rossi è riconosciuto come una delle menti più illuminate del secolo scorso. Sempre capace di sconfinare e superare la compartimentazione dei saperi, per piegare la disciplina alle esigenze della società, ma restio ad ogni forma di adeguamento alle mode, era convinto che il fine di ogni progetto dovesse essere uno, concettualmente molto semplice, praticamente altrettanto complesso: migliorare la vita delle persone. È questo stesso scopo che anima da oltre quarant’anni il lavoro di Deanna Comellini, designer avanguardista, capace di un profondo approccio progettuale e votata alla ricerca continua, sempre guidata dalla convinzione che il tappeto contemporaneo debba diventare parte integrante di ogni realizzazione.
Aldo Rossi è autore di progetti come il Quartiere Gallaretese, dove il ballatoio, elemento distintivo dell’unità residenziale, è il tentativo di tenere insieme l’intimità domestica e le relazioni sociali; la stessa ambizione che anima il percorso creativo di Deanna Comellini, certa che il tappeto contemporaneo possa essere un oggetto d’uso essenziale in ogni ambiente all’interno e all’esterno, come vero e proprio luogo di vita: “Sono attratta dalle pratiche quotidiane legate all’utilizzo del tappeto. Sul tappeto si dorme, si mangia, si prega, si ascolta. Immagino una casa dove il tappeto sia l’unico oggetto”.